Attilio Braglia, con le sue estese composizioni figurative dedicate ai treni e ai volti che dai finestrini dei treni ci guardano, compie una sorta di stupita meditazione sulla contemporaneità e sulla condizione umana. “Un bello e orribile / Mostro si sferra,/ Corre gli oceani / Corre la terra/…”. Così raffigura il treno, nel lontano 1863, Giosué […]
(…) Per Attilio Braglia la “nuova figurazione” diventa, dopo l’iniziale momento realista, l’approdo, il macerato riferimento cui, in fondo, resterà per trent’anni fedele. Già un dipinto del 1970, Interno esterno, è emblematico di questa adesione, nel suo evidente riproporre i moduli di composizione spaziale di un Ferroni. La superficie del dipinto è divisa da una […]
Tra i pittori che operano in Emilia, Braglia è senza dubbio uno dei più vivi e dei più autonomi. Non è mai appartenuto ad un gruppo di tendenza. Pittore, “ sine – lege “, potrei dire. L’unica sua legge è sempre stata una dote profonda di spontaneità, un’emozionalità diretta di fronte alla vita, allo spettacolo […]